Iraqi Civil Society Solidarity Initiative

L'iniziativa internazionale in solidarietà alla società civile irachena mira, attraverso concreti legami di solidarietà tra la società civile irachena e quella internazionale, a creare un Iraq di pace e diritti umani per tutte e tutti

Ripartire dalla solidarietà

DICHIARAZIONE FINALE DELL’UNDICESIMA CONFERENZA DI ICSSI

Sulaymaniyah, 11-16 Marzo 2022

Introduzione

Dall’11 al 13 Marzo 2022 si è svolta a Sulaymaniyah l’undicesima conferenza internazionale di ICSSI. Gli/le attivist@ della società civile, provenienti da diverse parti dell’Iraq e dall’estero si sono riunit@ nel Kurdistan iracheno per tre giorni di conferenza per discutere dell’attuale situazione della società civile irachena. Sono passati ormai tre anni dal nostro ultimo incontro a Baghdad, in occasione del quale è stato celebrato il decimo anniversario dell’ICSSI. Dal 2019, gli eventi verificatisi in Iraq e nel mondo hanno impedito che ci incontrassimo regolarmente, la conferenza di quest’anno ha rappresentato quindi un’occasione unica per rimetterci in rete e rafforzare i nostri legami di solidarietà.

Pensiamo che la solidarietà sia l’unica risposta alla spaventosa violenza che sta attualmente infuriando in Ucraina. Siamo solidali con tutte le persone che lottano coraggiosamente per la pace in un contesto di crescente polarizzazione, siano essi attivisti e attiviste, giornalisti e giornaliste o difensori e difensore dei diritti umani sia in Ucraina che in Russia.

Gli ultimi anni sono stati molto importanti per la società e per la storia dell’Iraq: dall’ampia partecipazione alle rivolte d’Ottobre, agli effetti sociali ed economici causati dalla pandemia da Covid-19, passando per le limitazioni imposte alla libertà di espressione e alla libertà di stampa in tutto il paese, fino all’uso brutale della forza contro i/le manifestanti e i/le difensori/e dei diritti umani, è innegabile che la situazione irachena presenta diverse sfide. Tuttavia, oggi, la società civile irachena racchiude in sé molte opportunità.

Alla conferenza hanno partecipato rappresentanti di 27 organizzazioni della società civile – sia irachene che internazionali – garantendo così prospettive quanto più varie sui diversi argomenti. I membri dei forum locali, assieme a quelli dell’ Iraqi Social Forum e del Kurdistan Social Forum hanno garantito che ci si concentrasse sui temi maggiormente rilevanti a livello locale.

L’agenda della conferenza ha rispecchiato il lavoro fatto negli ultimi due anni ed è stata elaborata in collaborazione con l’Iraqi Social Forum. Il primo giorno della conferenza è stato totalmente dedicato al Kurdistan Social Forum, all’Iraqi Social Forum e agli altri forum locali, con un focus sui metodi di lavoro collettivi utilizzati dalla società civile. Nel secondo e nel terzo giorno, le sessioni plenarie e i gruppi di lavoro si sono concentrati su 4 argomenti generali:

società civile e democrazia – la libertà di espressione e la libertà di stampa, il restringimento degli spazi per la società civile, lo scenario successivo alle elezioni e la partecipazione politica delle donne;

nonviolenza, peacebuilding e protezione dei difensori dei diritti umani – prevenzione dell’estremismo violento, la legge sulla violenza domestica e le condizioni di vita dei difensori dei diritti umani;

educazione e diritti sociali, economici e culturali – il diritto all’istruzione, i diritti dei lavoratori e le esperienze di imprenditoria sociale;

ambiente e patrimonio culturale – la protezione del patrimonio culturale iracheno, il cambiamento climatico e la gestione dell’acqua.

Quelli di Sulaymaniyah sono stati giorni di intenso lavoro e discussioni animate. La conferenza ha permesso a tutte e tutti noi di riflettere più in profondità sulle sfide che la società civile irachena deve affrontare – così come quelle che la società civile deve affrontare a livello internazionale – e ha mostrato come ci sia la necessità di rafforzare la solidarietà tra tutte/i noi che cerchiamo, a livello locale, di portare maggiore giustizia e pace. Tutto ciò è stato possibile grazie alla partecipazione attiva di coloro che hanno preso parte alle diverse sessioni, ma anche alle persone che hanno contribuito ad organizzare la conferenza.

Vorremmo quindi ringraziare tutte/i coloro che hanno partecipato a questo evento, tutti/e i/le volontari/e per il loro prezioso sostegno, gli/le interpreti per la loro pazienza e il loro impegno, CCFD – Terre Solidaire per il suo costante supporto, le organizzazioni e le persone che hanno dedicato tempo ed energie per fare in modo che questo evento avesse luogo ed infine, tutta la squadra di ICSSI per i suoi instancabili sforzi affinché questa conferenza diventasse realtà.

A seguire le raccomandazioni principali che sono sorte durante i gruppi di lavoro nel secondo e nel terzo giorno della conferenza, i risultati dei momenti di coordinamento tra le diverse campagne e gli incontri dell’Assemblea Generale.

2° e 3° giorno: Raccomandazioni della società civile Irachena

Società civile e democrazia

Libertà di espressione e libertà di stampa

  • Rafforzare l’attenzione e l’impegno relativo alla questione della cybersecurity per giornalisti/e, attivisti/e e organizzazioni della società civile irachene.
  • Favorire un maggior coordinamento e condivisione delle informazioni da parte della società civile irachena con esperti internazionali sul tema delle violazioni della libertà di espressione e di stampa in Iraq e, in modo analogo, di esperienze virtuose ed iniziative efficaci di advocacy.
  • Creare contatti tra iracheni e giornalisti internazionali indipendenti.
  • Aggiornare e colmare le lacune dell’odierno e obsoleto quadro normativo iracheno (3025) in materia di libertà di espressione e di stampa, la legge penale irachena (1969) sulla protezione dei giornalisti, la pubblicazione di reati, ed elaborare un progetto per un’autorità dedicata ai media e alle comunicazioni.
  • Rafforzare la voce delle donne, garantendo loro contemporaneamente maggior tutela.
  • Sensibilizzare i nuovi giornalisti ad una maggiore considerazione della stampa indipendente e della libertà di espressione.
  • Seguire e monitorare i procedimenti legali e i processi contro attivisti e giornalisti iracheni.

 

Post-elezioni e il future delle proteste di ottobre

  • Riconoscere la rilevanza delle proteste e mobilitazioni che si sono verificate tra 2003 e il 2019, il loro ruolo nell’invocare un’identità irachena comune in contrasto alla retorica divisiva.
  • Prendere atto che le istanze delle proteste non sono state prese in carico da nessuno dei governi susseguitisi fino ad oggi, i quali hanno perseguito interessi di parte, lontani dalle esigenze della popolazione irachena.
  • Constatare che la richiesta di elezioni anticipate è stata cooptata dal governo.  
  • Prendere atto dei principali errori commessi, come il tentativo di separare il lavoro di advocacy dall’attività politica, che ha di fatto indebolito la possibilità di un’azione civica efficace a partire dalla rivolta di ottobre.

Restringimento degli spazi per la società civile

A causa del restringimento degli spazi di azione per la società civile irachena, la situazione odierna minaccia realmente le libertà fondamentali e il mantenimento della democrazia irachena. In risposta a questa situazione, l’ICSSI si impegna a creare un gruppo di lavoro permanente per far fronte a quanto segue:

  • La revisione del quadro normativo relativo alle organizzazioni della società civile e delle procedure amministrative che ad oggi costituiscono un ostacolo alla liberà e alla sicurezza.
  • Collaborare con diverse ONG per garantire all’Iraq il raggiungimento di standard internazionali sulle questioni riguardanti la società civile.

Partecipazione politica delle donne

  • Promuovere un modello di partecipazione politica femminile consolidato e attivo; constatando che non è sufficiente la loro “presenza” assicurata da quote, si ritiene sia necessario piuttosto che queste assumano un ruolo effettivo nei processi decisionali in ogni aspetto della vita politica e sociale.
  • Realizzare un Piano di Azione Nazionale Iracheno per le donne ed espandere le opportunità esistenti per incentivare la partecipazione delle donne.
  • Condividere le informazioni e ricercare metodi innovativi ed attuali per il coinvolgimento delle donne, riconoscendo l’importanza di lavorare sugli aspetti sociali e culturali per promuovere la loro emancipazione politica.
  • Inserire la questione del ruolo della donna e la sua partecipazione nella società nei programmi scolastici.
  • Promuovere un nuovo concetto di femminismo che includa la partecipazione maschile e che non sia contro le tradizioni culturali, contrastando la stigmatizzazione del movimento femminista in Iraq.

NONVIOLENZA, PEACEBUILDING E DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI

Prevenzione dell’estremismo violento (PEV)

  • Ripristinare, in Iraq e nella Regione Curda Irachena, le piattaforme di coordinamento per la PEV in modo da perseguire una strategia comune ed approfondire la conoscenza di strumenti e ricerche a proposito.
  • Creare contatti tra le organizzazioni e gli esperti in PEV della società civile irachena e quella internazionale, in modo da rafforzare il lavoro della società civile irachena volto alla PEV attraverso la condivisone di esperienze acquisite a livello internazionale.
  • Realizzare regolarmente attività di PEV previa un’opportuna formazione sul tema in modo da verificare l’efficacia dei risultati sul lungo termine.
  • Coinvolgere i giovani iracheni che hanno abbandonato l’istruzione, sviluppando modalità innovative di coinvolgimento di coloro che vivono in una situazione di esclusione sociale, incoraggiandoli nel diventare parte attiva nei processi di peacebuilding e in questioni relative ai diritti umani e alla nonviolenza.
  • Prendere atto dell’importanza delle istanze politiche relative ai bisogni della popolazione e all’inclusione sociale per un’efficace strategia di PEV.
  • Fornire supporto agli/lle attivisti/e iracheni/e che sono stati perseguitati/e e oggetto di abusi per aver partecipato alle proteste o per il loro lavoro nel campo dei diritti umani e per il cambiamento politico,  per prevenire la loro radicalizzazione.
  • Contrastare la manipolazione politica della PEV, allertando le istituzioni irachene ed internazionali sui rischi di questo abuso della criminalizzazione e persecuzione degli attivisti dei diritti umani.

Contro la violenza domestica

  • Proseguire la campagna già avviata di proposta di legge contro la violenza domestica in Iraq, preparando e sottoponendo una bozza di legge chiara e facilmente comprensibile; affrontare la questione dell’opposizione ai rifugi per donne; consolidare il network e mobilitare la popolazione in modo da far giungere la legge al Parlamento iracheno.
  • Investire sul potenziale delle donne attiviste che si sono distinte nelle proteste di ottobre.
  • Trovare nuove modalità per fare advocacy per i diritti delle donne.

Difensori/e dei diritti umani

  • Instaurare una collaborazione duratura con l’Alto Commissario per i Diritti Umani in Iraq in modo da favorire la comprensione e la rilevanza della questione dei Difensori dei Diritti umani, specialmente in Iraq.
  • Invitare in Iraq gli organi europei e delle Nazioni Unite (tra cui il Relatore speciale per i difensori dei diritti umani), sollecitare il governo iracheno al riconoscimento del ruolo e delle condizioni di Difensori/e dei Diritti Umani iracheni; elaborare e predisporre un quadro normativo per la loro protezione.
  • Rafforzare e coordinare l’impegno nel monitoraggio dei casi di violazioni e abusi contro i/le Difensori/e dei Diritti Umani iracheni/e in ogni governatorato dell’Iraq.
  • Supportare la campagna Protect Iraqi Human Rights Defenders NOW! e la creazione di connessioni a livello locale ed internazionale.

ISTRUZIONE E DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI

Diritti dei Lavoratori e politiche economiche

  • Prevenire la privatizzazione dei servizi essenziali; promuovere e difendere la de-privatizzazione dei servizi di base, come l’istruzione, la casa e la sanità.
  • Sostenere gli obiettivi dei sindacati dei lavoratori e il loro processo di formazione.
  • Supportare le istanze dei sindacati dei lavoratori assicurando la loro pluralità e il rispetto delle libertà sindacali in tutti i settori, pubblico, privato o misto.
  • Richiedere l’applicazione delle leggi irachene in tema di diritto del lavoro, sicurezza sociale, anticorruzione e trasparenza.

Diritto all’Istruzione

  • Sostenere il gruppo di lavoro sull’educazione all’interno dell’Iraqi Social Forum; lavorare su proposte alternative di bilancio per elaborare nuove politiche per il settore dell’istruzione in Iraq.
  • Adottare procedimenti legali come strumento per contrastare la corruzione, la quale incide sull’applicazione del diritto all’istruzione.
  • Fare pressione per riformare la norma 5/2013 come legge sull’istruzione privata.
  • Coinvolgere insegnanti e studenti nei processi decisionali relativi all’istruzione in Iraq.

Impresa sociale

  • Promuovere un’economia che incoraggi e sostenga la solidarietà sociale e l’impresa sociale in modo da creare e portare avanti attività economiche della società civile.
  • Ideare e divulgare un modello di funzionamento delle imprese sociali; assicurare che queste competenze siano prontamente messe a disposizione della società civile e dei/lle giovani iracheni/e, verificando che sussistano le condizioni per la creazione di nuove imprese sociali all’interno del contesto iracheno.
  • Individuare e condividere fonti di finanziamento per imprese sociali in Iraq e a livello internazionale (ad esempio bandi di finanziamento).
  • Creare opportunità di scambio di pratiche tra imprese sociali internazionali e irachene, specialmente quelle che lavorano in Iraq attualmente.
  • Individuare opportunità per creare spazi dove elaborare e concepire idee imprenditoriali; incentivare sistemi per realizzare nuove imprese sociali.
  • Incoraggiare le start-up e la micro-imprenditoria le quali potrebbero diventare imprese sociali fiorenti che contribuiscono al benessere delle comunità locali e hanno un ampio impatto sulla società.
  • Esortare le autorità a migliorare e adeguare il quadro normativo riguardante l’impresa sociale.

Ambiente e patrimonio culturale

Cambiamento climatico e riscaldamento globale

  • Riflettere in maniera critica sui modelli attuali di produzione e consumo; esplorare le alternative disponibili per una trasformazione sistemica.
  • Individuare e ottenere il sostegno di attori internazionali per perseguire le violazioni dei diritti ambientali ed umani da parte delle compagnie petrolifere; il rischio di scontrarsi con imprese connazionali rende questa questione molto urgente.
  • Favorire un quadro legislativo più stringente per le compagnie petrolifere e per un uso più ampio di fonti di energie pulite e rinnovabili.
  • Coinvolgere studenti ed insegnanti nella creazione di opportunità di apprendimento sull’impatto del cambiamento climatico e sulla necessità di sistemi alternativi.
  • Garantire il monitoraggio di politiche governative e report su questioni ambientali.
  • Amplificare le voci di iracheni/e sfollati/e dalle proprie comunità locali a causa degli effetti del cambiamento climatico.
  • Analizzare il bilancio annuale dell’Iraq, studiarne l’impatto ambientale e spingere per il riconoscimento di fondi per combattere il cambiamento climatico e sviluppare strategie di adattamento climatico.
  • Coinvolgere e rafforzare il Ministero dell’Ambiente Iracheno perché dia seguito alle raccomandazioni e agli obiettivi delle campagne ambientali promossi dalla società civile irachena.

Protezione ambientale e gestione delle acque

  • Promuovere e potenziare le attività del percorso ambientale dell’Iraqi Social Forum, fissandone le priorità.
  • Potenziare il networking con nuovi gruppi di volontari e iniziative ambientaliste in Iraq.
  • Sviluppare nuovi gruppi ambientalisti fornendo formazioni specifiche.
  • Creare nuovi legami con movimenti ambientalisti internazionali.
  • Promuovere politiche ambientali applicabili da organizzazioni della società civile irachena ed internazionali e gruppi operativi in Iraq.
  • Riconoscere le responsabilità della comunità internazionale circa l’impatto ambientale delle compagnie in Iraq, concentrandosi in particolare sulle sfide e problematiche create dalle infrastrutture delle compagnie idriche (dighe) e petrolifere.
  • Promuovere la partecipazione della società civile irachena ai forum social e le opportunità di networking con movimenti ambientalisti (incluso il Norwegian Social Forum ad ottobre 2022).
  • Lavorare sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sviluppando iniziative ambientali all’interno della società civile.
  • Sviluppare le capacità della società civile irachena di raccogliere documenti, analizzare dati e valutare l’impatto sull’ambiente.
  • Promuovere le attività e conoscenze della società civile irachena nel settore dell’Impresa e Diritti Umani, per potenziarne il lavoro e capacità di accertamento delle responsabilità delle aziende e grandi compagnie.

Patrimonio culturale

  • Promuovere la protezione del patrimonio culturale e naturale in Iraq, attraverso le varie forme d’arte.
  • Porre pressione sulle fonti di supporto finanziario affinchè investano nella protezione del patrimonio culturale e naturale dell’Iraq, finanziando adeguatamente università e istituzioni specializzate nel settore.
  • Promuovere gli standard di turismo eco-sostenibile.

(4° giorno) Coordinamento delle campagne

Il 14 Marzo ha visto la collaborazione tra un gruppo di lavoro sui diritti delle donne e le tre campagne principali di ICSSI: Save the Tigris, End Cross-Border Bombings e Protect Iraqi Human Rights Defenders NOW! per fissare i seguenti obiettivi:

  • Organizzare incontri strategici interni per potenziare i comuni sforzi di networking e costruzione di strategie.
  • Identificare gli obiettivi comuni specifici basati sul coordinamento tra campagne: ad esempio, End Cross-Border Bombings e Save the Tigris hanno espresso il comune interesse a lavorare insieme sull’impatto ambientale dei bombardamenti nel Kurdistan Iracheno, mentre membri di Protect Iraqi Human Rights Defenders NOW hanno riaffermato il loro impegno a proteggere e sostenere le donne difensore dei diritti umani. Inoltre, i Difensori dell’Ambiente sono venuti a contatto con Save the Tigris con l’obiettivo di creare un team comune di avvocati difensori degli attivisti iracheni.

ASSEMBLEA GENERALE DI ICSSI

Introduzione

L’Assemblea Generale di ICSSI è uno spazio dedicato alla revisione interna della strategia di lavoro e la struttura di ICSSI.

Il 15 marzo, circa 20 rappresentanti di alcuni tra i principali partner di ICSSI hanno preso parte alla sessione di Assemblea Generale, condividendo le proprie impressioni su come migliorare il lavoro di ICSSI a supporto della società civile irachena. I Coordinatori di ICSSI hanno presentato i risultati della Revisione Strategica, condotta dal Segretariato dal 2020 alla fine del 2021 per riflettere attentamente sul lavoro fatto all’interno di ICSSI e per identificare principi, regole e metodi per migliorare i processi interni e le operazioni.

Risultati

  • Il sistema di democrazia partecipata ed il sistema decisionale per consenso positivo sono stati riesaminati ed approvati all’interno di un apposito documento.
  • Il nuovo Mission Statement è stato revisionato ed approvato in maniera collegiale, insieme all’ICSSI Consensus Charter.

Il Mission Statement di ICSSI identifica l’identità di ICSSI, i suoi obiettivi, storia, valori, principi e temi centrali della sua azione.

Il Consensus Charter di ICSSI illustra come mettere in pratica il principio di democrazia partecipata nei processi decisionali interni ad ICSSI seguendo la metodologia del consenso, e rafforzando decisioni collettive ed inclusive.

  • Il nuovo Regolamento Interno di ICSSI è stato revisionato ed approvato in maniera collegiale.

Il nuovo Regolamento Interno di ICSSI stabilisce la struttura interna di ICSSI, i corpi decisionali principali, come regolare il proprio staff, i volontari, le organizzazioni coordinatrici, nonché partenariati e campagne.

  • È stata costituita l’Assemblea dei Membri di ICSSI, raccogliendo manifestazioni d’interesse a subentrare.

L’Assemblea dei Membri è il nuovo corpo politico di ICSSI, col compito di guidarne le attività e monitorarne la coerenza con i valori e principi di ICSSI affermati nel Mission Statement, e l’effettiva implementazione della Strategia di ICSSI come stabilito nel corso della XI Conferenza.

  • Il Segretariato di ICSSI – l’organo esecutivo di ICSSI – è stato sciolto e rinnovato con la partecipazione di nuovi membri.

I precedenti Co-Coordinatori hanno rassegnato le proprie dimissioni, dando spazio ad un cambio intergenerazionale: Silvia Abbà è stata nominata Coordinatrice Internazionale, ed è stato aperto il processo di raccolta di candidature per un/a nuovo/a Coordinatore/rice iracheno/a.