Iraqi Civil Society Solidarity Initiative

L'iniziativa internazionale in solidarietà alla società civile irachena mira, attraverso concreti legami di solidarietà tra la società civile irachena e quella internazionale, a creare un Iraq di pace e diritti umani per tutte e tutti

L’Ue invia una missione di osservazione elettorale su richiesta delle autorità irachene

27 giugno 2021

Durante l’incontro con Fuad Hussein (ministro degli esteri iracheno), Josep Borrel, Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, ha ribadito il sostegno dell’Unione europea all’Iraq nelle prossime elezioni, secondo quanto riferito dalla delegazione dell’UE in Iraq lunedì 21 giugno. “A seguito di un invito delle autorità irachene, l’UE ha deciso di inviare una missione di osservazione elettorale”, ha affermato Borrel. La delegazione dell’UE in Iraq ha affermato che l’Unione europea “conferma il suo sostegno al governo iracheno nel suo sforzo di organizzare elezioni libere, eque e inclusive, senza interferenze esterne, guidate dall’Iraq, nel pieno rispetto della sua sovranità”. 

“Questo governo, o qualsiasi governo futuro, avrà bisogno di un alto grado di legittimità da queste elezioni, il che significa che dovranno essere svolte secondo gli standard internazionali”, ha detto Hussein. 

Il giorno prima, Hussein ha incontrato il ministro degli Esteri del Regno dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag, in Lussemburgo, a margine della sua partecipazione alla riunione del Consiglio Affari esteri dei ministri degli esteri dei paesi dell’Unione europea. Hussein ha affermato “l’intenzione dell’Iraq di tenere le elezioni nella data prevista e la speranza che gli Stati membri dell’Unione europea vogliano partecipare al monitoraggio delle prossime elezioni per garantire elezioni libere ed eque”.

Durante l’incontro è stato notato “l’impegno del governo iracheno nel rispetto degli standard sui diritti umani e il suo sforzo nella cooperazione con la comunità internazionale in questo campo”. A questo proposito si sono tenuti dei colloqui in merito alla possibilità di rimuovere il nome dell’Iraq dall’elenco dei paesi ad alto rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, della Commissione europea, con la promessa del ministro di studiare il fascicolo, seguirlo e coordinarsi con i paesi dell’Unione europea al riguardo. 

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha affermato che il suo Paese considera l’Iraq “estremamente importante per l’intera regione”, e ha esortato i leader di Baghdad a ottenere un mandato democratico.

L’Iraq dovrebbe tenere elezioni parlamentari anticipate il 10 ottobre. Anticipare le elezioni, che di regola si tengono ogni 4 anni, è stata una delle principali richieste avanzate dai manifestanti anti-governativi che hanno organizzato mesi di manifestazioni di massa a partire dall’ottobre 2019. 

A maggio, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rinnovato all’unanimità il mandato dell’UNAMI per un anno e ha autorizzato la Rappresentante speciale delle Nazioni Unite Jeanine Hennis-Plasschaert a costruire “una squadra delle Nazioni Unite rafforzata, solida e visibile, con personale aggiuntivo, prima delle prossime elezioni irachene, con l’obiettivo di monitorare il giorno delle elezioni con una copertura geografica quanto più ampia possibile”.

All’inizio di quest’anno l’Iraq ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di monitorare i progressi nella preparazione per le elezioni, mentre l’intero paese si prepara ad andare al voto a ottobre, ha detto giovedì il ministro degli esteri del paese. Le precedenti elezioni nel paese devastato dalla guerra sono state segnate da accuse di brogli elettorali, corruzione e segnalazioni di irregolarità in diverse province e città. 

Si segnala che più di 5.000 osservatori della società civile e 7.000 osservatori dei rappresentanti dei partiti politici hanno partecipato al processo di aggiornamento dell’elenco degli elettori dell’IHEC (Alta commissione elettorale indipendente) tra il 2 gennaio e il 2 aprile.