In solidarietà con le proteste in Iran
L’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative (ICSSI) esprime il suo sostegno alle donne iraniane, mentre le proteste continuano ad scuotere il Paese 45 giorni dopo la morte di Jina (Mahsa) Amini, la ragazza di 22 anni uccisa mentre era in custodia dalla polizia morale lo scorso settembre.
Condanniamo con forza la repressione del governo iraniano contro i manifestanti in molte città di tutto il Paese. Secondo gli osservatori dei diritti umani in Iran, almeno 12,500 persone sono state arrestate e circa 250 uccise dall’inizio delle proteste di strada.
La solidarietà è un concetto che supera i confini; razza, religione, sesso, etnie colore della pelle e confini non possono limitarla. La solidarietà è una presa di posizione che ogni persona o gruppo oppresso assume contro qualsiasi forma di oppressione.
Come ICSSI, sosteniamo la lotta del popolo iraniano contro il regime repressivo che governa il Paese; le richieste di democrazia e libertà dei manifestanti iraniani sono l’inizio di una rinascita che influenzerà l’intera regione. Lo slogan Jin, Jîyan, Azadî, che in curdo significa donna, vita, libertà, non è solo uno slogan del movimento femminista ma anche di un movimento di liberazione. Il regime iraniano nega i diritti fondamentali delle minoranze che continua a reprimere. Pertanto, noi invochiamo la comunità internazionale affinché agisca contro le violazioni dei diritti umani da parte dell’Iran. La comunità internazionale deve chiedere che sia fatta giustizia per l’assassinio di Amini e fermare la repressione in Iran.