Iraqi Civil Society Solidarity Initiative

L'iniziativa internazionale in solidarietà alla società civile irachena mira, attraverso concreti legami di solidarietà tra la società civile irachena e quella internazionale, a creare un Iraq di pace e diritti umani per tutte e tutti

I devastanti effetti ambientali dei bombardamenti sul Kurdistan iracheno

Decenni di bombardamenti sulle zone di confine della Regione del Kurdistan iracheno (KRI) da parte dell’Iran e della Turchia, continui combattimenti tra la Turchia e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), e intensi bombardamenti turchi alla frontiera (legittimati con il pretesto di combattere il PKK) stanno causando danni significativi nella zona, in particolare in termini di perdite materiali e umane. Molti alberi e foreste dei villaggi locali stanno bruciando, inquinando l’aria della zona, oltre a provocare la distruzione della fauna, degli uccelli, della natura e degli spazi verdi.

“Negli ultimi nove anni, l’ambiente della KRI ha subito diversi danni a causa dei bombardamenti turchi e iraniani, che hanno bruciato quasi un milione e 30.000 acri di foreste. Secondo la legge n. 10 del 2012, le foreste in KRI appartengono al Ministero dell’Agricoltura” ha detto Abdul-Rahman Sdiq, capo del comitato per l’ambiente della KRI.

“Noi, come comitato per l’ambiente, siamo una squadra di monitoraggio. La costruzione di ogni progetto richiede un certo numero di passaggi. Nell’ultima fase, come gruppo ambientale, diamo il via libera a procedere. Per i piccoli progetti, il rapporto di area verde deve essere del 10% e per i grandi progetti del 25%, che è determinato dall’impatto del progetto sull’inquinamento ambientale “, ha detto.

Attualmente, ci sono molti progetti residenziali nelle aree federali dell’Iraq e della regione del Kurdistan, e decine sono ancora in fase di attuazione. La maggior parte di questi progetti hanno meno aree verdi di quelle che dovrebbero avere secondo le mappe. Per il Ministero dell’Agricoltura, l’area verde nella KRI è del 12,4%. Tuttavia, i bombardamenti riducono costantemente questo tasso percentuale, con un impatto negativo sull’ambiente della regione.

Secondo una ricerca della NASA, la provincia di Duhok è considerata la peggiore area del Medio Oriente per quanto riguarda le condizioni ambientali. Parallelamente ai pesanti bombardamenti e alla diminuzione del tasso di verde, anche il numero di raffinerie di petrolio è aumentato nella provincia, causando danni ai residenti circostanti.

Per proteggere l’ambiente alla frontiera, la campagna End Cross Border Bombing ha sviluppato diverse raccomandazioni:

  • Il governo federale iracheno e la Regione del Kurdistan dovrebbero impegnarsi sul fronte diplomatico, ricordando ai governi della Turchia e dell’Iran i protocolli e i trattati internazionali i quali sanciscono l’illegalità di entrare nel territorio di un altro paese.
  • I Ministeri dell’Ambiente, della Salute e della Cultura dovrebbero attivarsi per ricordare ad entrambi i governi di Iran e Turchia il loro dovere di proteggere l’ambiente, locale e globale, in conformità con gli accordi internazionali che hanno firmato.
  • Riconoscere che le organizzazioni della società civile, gli attivisti per i diritti umani e gli ambientalisti svolgono un ruolo importante nel denunciare la drammatica situazione ambientale nelle zone di confine della regione del Kurdistan iracheno.
  • Riconoscere che il Programma delle Nazioni Unite per la Protezione dell’Ambiente (UNEP) ha risposto ai danni ambientali causati da decenni di bombardamenti nel KRI e nell’Iraq federale.
  • Fornire una migliore preparazione ai corpi di difesa civile nella Regione del Kurdistan, fornendo attrezzature e tecnologie per combattere gli incendi causati dai continui bombardamenti, oltre a fornire un risarcimento per i danni ambientali, economici e agricoli.