Giornata mondiale dell’acqua
23 marzo 2021
Un messaggio da Humat Dijlah e Save the Tigris
Oggi il mondo celebra la giornata internazionale dell’acqua, un’occasione per riflettere a livello globale sulle politiche di gestione delle risorse idriche e sul consumo della risorsa naturale più importante per la nostra esistenza e il nostro sostentamento.
Oggi il mondo ricorda le numerose minacce – tra cui inquinamento, spreco, cattiva gestione e modifiche apportate dall’essere umano al percorso dei corsi d’acqua – a cui le nostre risorse idriche – fiumi, laghi, bacini, paludi e oceani – sono esposte.
La giornata internazionale dell’acqua rappresenta un’occasione per unire le nostre voci in nome della salvaguardia delle nostre risorse idriche e per difendere l’acqua e la sicurezza alimentare.
In questa occasione, l’Associazione Humat Dijlah in Iraq, in collaborazione con Save the Tigris Campaign, Iraqi Civil Society Solidarity Initiative e Iraqi Social Forum, lancia una serie di attività in 11 città irachene (Baghdad, Bassora, Mosul, Sulaymaniyah, Anbar, Tikrit , Nasiriyah, Maysan, Diwaniyah, Kut, Babylon), unendosi ad altre città in tutto il mondo. Le attività della Giornata mondiale dell’acqua in Iraq comprendono azioni di solidarietà e attività di sensibilizzazione contro l’inquinamento e lo spreco di risorse idriche.
Quest’anno, per la giornata mondiale dell’acqua, Humat Dijlah lancia quattro messaggi importanti:
- l’acqua non conosce confini, né dighe
I popoli della Mesopotamia hanno condiviso risorse idriche per millenni. I fiumi Tigri ed Eufrate hanno contribuito al fiorire delle civiltà lungo le loro rive, diventate patrimonio comune dei popoli della Mesopotamia. Termini come “stati a monte” o “paesi a valle” sono stati introdotti solo di recente, nell’era della costruzione delle dighe, che ha introdotto nuovi paradigmi nella regione, segnando il passaggio dall’abbondanza alla siccità e scarsità d’acqua. La costruzione di grandi dighe e la perdita di accesso alle fonti d’acqua ha avuto un grave effetto su milioni di persone che dipendono dai fiumi Tigri ed Eufrate per la sicurezza idrica e alimentare. La costruzione di dighe è quindi una delle maggiori sfide da affrontare oggi. Il progetto turco del GAP, che include le dighe Ilisu e Cizre, il Tropical Water Project in Iran, oltre a tutta una serie di altri progetti, stanno progressivamente destabilizzando la sicurezza della regione e il benessere della sua gente. I governi sono chiamati a cambiare il loro approccio e a rispettare il diritto all’acqua di tutti i popoli della Mesopotamia.
- Inquinare i fiumi è aumentare il degrado
Fognature, rifiuti di fabbriche e impianti petroliferi, rifiuti sanitari, acque di drenaggio saline di terreni agricoli sature di sostanze chimiche, rifiuti di luoghi pubblici tra cui ristoranti, casinò e località turistiche, ecc. tutto viene scaricato direttamente nel fiume in Iraq. È impossibile quantificare le forme di inquinamento del fiume, nonché il loro impatto, a causa della grande varietà di fonti. Questa realtà deve essere affrontata. L’inquinamento è indirettamente una delle principali cause di mortalità tra le popolazioni che vivono lungo le rive del fiume.
- Razionalizzare è aumentare la disponibilità di acqua
Nonostante il cambiamento delle condizioni dell’ecosistema fluviale e del volume dei corsi d’acqua, i livelli di consumo di acqua continuano ad aumentare in modo esponenziale. Lo spreco di acqua resta un comportamento diffuso e i metodi di irrigazione per l’agricoltura continuano ad essere quelli tradizionali. I nostri stili di vita non si sono ancora adattati alla realtà della scarsità e la Giornata Mondiale dell’Acqua è un momento per contemplare il fatto che la situazione attuale non è più quella del passato. L’abbondanza d’acqua, che prima ne permetteva un consumo noncurante, si è trasformata in scarsità. Di conseguenza dobbiamo riconsiderare i nostri metodi di consumo secondo principi di razionalizzazione.
- Gestione idrica regionale congiunta
Mai come oggi l’Iraq ha avuto bisogno di rivedere le sue politiche di gestione delle risorse idriche. La distribuzione delle quote idriche tra le città, i governatorati e le regioni irachene deve tener conto delle esigenze di ciascuna area geografica, in termini di consumi domestici, agricoli e industriali. Le tecniche utilizzate per la produzione agricola devono essere studiate a fondo, compreso il consumo di acqua per la produzione di colture. Un consumo eccessivo di quantità d’acqua espone i governatorati del sud a un ulteriore rischio di scarsità d’acqua (stagionale). Deve essere raggiunta una visione nazionale comune che garantisca i diritti all’acqua a tutti gli iracheni, secondo le loro necessità. Chiediamo ai governi, ai politici e ai funzionari, insieme alle missioni delle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali, di lavorare per la sicurezza idrica di tutti i popoli dell’Iraq e della regione. Una soluzione a breve termine come quella dei serbatoi d’acqua non è sostenibile, a meno che non sia accompagnata da sforzi più forti e duraturi. Ogni sforzo dovrebbe includere un dialogo costruttivo sul diritto all’acqua per tutti.