Iraqi Civil Society Solidarity Initiative

L'iniziativa internazionale in solidarietà alla società civile irachena mira, attraverso concreti legami di solidarietà tra la società civile irachena e quella internazionale, a creare un Iraq di pace e diritti umani per tutte e tutti

Iraq, avanzamento positivo della legge per le riparazioni agli Ezidi, ma servono più sforzi per assistere i sopravvissuti

Amnesty International

Le nuove direttive avanzate dal parlamento iracheno a settembre circa la Legge sui Sopravvissuti Ezidi segnano un progresso atteso a lungo da tante persone che hanno sofferto delle atrocità commesse dal cosiddetto Stato Islamico, ha dichiarato Amnesty International.

Tuttavia, le autorità irachene devono fare molto di più per rispondere ai bisogni di tutti i sopravvissuti, anche erogare riparazioni per i bambini nati in seguito alle violenze sessuali perpetrate dai membri dell’ISIS durante la prigionia.

Le autorità irachene ad oggi hanno in gran parte ignorato le raccomandazioni proposte dalle organizzazioni della società civile irachena circa queste direttive, ritenute prive di un approccio incentrato sui sopravvissuti, e che si profilano insufficienti a stabilire meccanismi di responsabilità e percorsi di sensibilizzazione e revisione delle domande e dei bisogni.

“Le nuove direttive di applicazione della Legge per i Sopravvissuti Ezidi sono un passo avanti storico per rendere giustizia alla comunità Ezida, e per garantire che le riparazioni siano dirette ai sopravvissuti”, ha detto Nicolette Waldman, ricercatrice nel Programma di Ricerca e Risposta alle Crisi in Amnesty International.

“Tuttavia, all’interno della legge mancano riferimenti espliciti ai bambini nati dalle violenze sessuali commesse dai membri dell’ISIS, né ai bisogni delle madri. È un’omissione significativa che deve essere affrontata per rendere giustizia a tutti i sopravvissuti ezidi.

“Sebbene alcune donne ezide abbiano deciso di separarsi dai bambini nati dalle violenze sessuali, molte altre sono state separate dai figli con la forza – e attendono disperatamente di ritrovarli.

“Le autorità irachene devono dare una risposta concreta alla tragedia di queste donne e bambini, e possono farlo includendo in maniera esplicita nel disegno di legge riparazioni per bambini nati da violenze, ed adottando tutte le misure necessarie per garantire a madri e figli una vita sicura.

“Dobbiamo inoltre lodare le organizzazioni e gli attori della società civile, che hanno lavorato senza sosta perché questa legge diventasse realtà. Purtroppo, le autorità irachene hanno sprecato un’opportunità chiave per incorporare le loro raccomandazioni all’interno delle normative di legge. Come Amnesty International, chiediamo alle autorità irachene di ottemperare alle loro richieste al momento dell’attuazione effettiva della legge.”

Tra il 2014 e il 2017, ISIS ha commesso atrocità contro la comunità ezida in Iraq riconosciute come crimini di guerra e contro l’umanità, e, secondo un’inchiesta dell’ONU, genocidio.

Contesto

Il 1° marzo 2021, il parlamento Iracheno ha passato la Legge per i Sopravvissuti Ezidi, che fornisce un sistema di riparazioni a molti sopravvissuti dei crimini di Daesh, incluse donne e ragazze vittime di violenza sessuale, e sopravvissuti rapiti in minore età.

Nonostante la legge si concentri sulla comunità ezida, include nella sua azione riparazioni per sopravvissuti appartenenti alle minoranze cristiana, turkmena e shabak. La legge prevede un compenso mensile, un appezzamento di terra o un alloggio, supporto per il reinserimento scolastico, accesso a servizi psicosociali e sanitari, ed altri tipi di assistenza di base.

In un report pubblicato l’anno scorso, Amnesty International ha documentato che circa 2000 bambini ezidi rientrati in famiglia dopo essere stati rapiti e imprigionati dall’ISIS stanno affrontando gravi problemi di salute fisica e mentale.