Anniversario della Conferenza di Baghdad di ICSSI di gennaio 2019
Revisione della strategia di ICSSI: ascoltare le voci dei nostri partner
28 gennaio 2021
Due anni fa, oggi, il 28 gennaio 2019, si teneva a Baghdad la prima conferenza di ICSSI. Da quel momento, che costituì fonte di nuove energie e conferma del nostro desiderio di lavorare insieme, ICSSI non si è mai fermata ed è per questo che quest’anno vogliamo celebrare il secondo anniversario della Conferenza raccontando ai partner e a chi ci segue i progressi fatti nel processo che abbiamo intrapreso qualche mese fa: la revisione della strategia di ICSSI.
Nel 2014 ICSSI ha adottato due documenti fondamentali: la dichiarazione d’intenti e il regolamento interno, e da allora, attraverso un lavoro quotidiano, abbiamo sviluppato strategie e campagne, abbiamo visto il Social Forum iracheno consolidarsi e il contesto della società civile irachena cambiare; abbiamo visto la società civile crescere, rafforzarsi, creare connessioni, le proteste di ottobre e i movimenti delle donne sollevarsi, nonostante e attraverso le innumerevoli sfide che caratterizzano la realtà sociale e politica in Iraq.
Per saper riconoscere e leggere questi nuovi sviluppi e, quindi, per poter garantire maggior sostegno alla società civile irachena, abbiamo deciso di intraprendere il processo di revisione dei nostri documenti fondamentali e di farlo attraverso una modalità partecipativa, che ci ha permesso di riunirci con i nostri partner e di far emergere quali siano i nostri valori, le nostre strategie e soprattutto quali siano le principali sfide per cui, sul breve e lungo periodo, la società civile irachena chiede il nostro sostegno.
Il processo di revisione è iniziato nel settembre 2020 con tre sessioni di brain-storming in cui sono stati coinvolti principalmente partner iracheni, ma anche internazionali, che non hanno mancato di esprimere così la loro solidarietà, nonostante il periodo del Covid-19, caratterizzato da difficoltà personali, interminabili riunioni online e dal duro lavoro che le organizzazioni della società civile hanno continuato a portare avanti. Vogliamo, quindi, ringraziare i nostri partner per averci fatto sentire le loro voci, e, celebrando l’anniversario della conferenza di Baghdad di ICSSI, vogliamo dimostrare loro che le loro voci non sono andate perdute: ogni loro considerazione è stata annotata ed elaborata al fine di includerla strutturalmente nella nostra identità e nelle nostre prospettive di lavoro.
Durante la prima sessione di brain-storming (15 ottobre 2020) ci siamo concentrati sull’identità e i valori di ICSSI. In quell’occasione abbiamo deciso di definirci una “piattaforma di solidarietà” e abbiamo ribadito la nostra prospettiva sulla società civile irachena, di cui crediamo facciano parte non soltanto organizzazioni registrate, ma anche gruppi informali di volontari, sindacati e movimenti sociali; abbiamo ridefinito la nostra visione di solidarietà, che consideriamo “reciproca e attiva”, perché non implica soltanto manifestazioni di empatia, ma azioni concrete a sostegno dei nostri partner che lottano sul campo per la pace e i diritti umani, creando legami dal di fuori con la società civile irachena e al suo interno, sia a livello nazionale che internazionale. Abbiamo poi definito i principi fondamentali del nostro lavoro, declinandoli in approccio partecipativo, bottom-up, di genere e di titolarità, assumendoci anche l’impegno di far capire alle ONG internazionali l’importanza di ascoltare le voci e le richieste della società civile irachena, come fondamento di una cooperazione internazionale efficace e sostenibile.
Nella seconda sessione di brain-storming (19 novembre 2020) abbiamo trattato il tema della società civile irachena per comprendere i suoi sviluppi recenti, le sfide principali e il ruolo che ICSSI dovrebbe giocare al riguardo. Il primo tema di cui abbiamo discusso, data la sua rilevanza, è stato quello delle minacce, degli attacchi, degli arresti e degli omicidi che i Difensori dei diritti umani e gli attivisti stanno affrontando in Iraq, specialmente nelle aree liberate dall’ISIS e in città cruciali come Bassora, oltre che nel Kurdistan iracheno. La libertà di espressione e di associazione in Iraq è sotto attacco ed è per questo che i nostri partner della società civile irachena hanno richiesto con forza che la comunità internazionale aumenti la pressione sulle autorità irachene e che dimostri più sostegno, anche a livello economico, nei confronti delle organizzazioni della società civile che si battono per i diritti civili e politici. Abbiamo inoltre rilevato la stanchezza della società civile irachena nei confronti di una comunità internazionale che risponde alle gravi minacce a cui sono sottoposti gli iracheni attraverso mere dichiarazioni, il che solleva, di conseguenza, la questione della debolezza delle istituzioni internazionali di fronte al governo nazionale e il bisogno di azioni dirette, efficaci, nonviolente e di advocacy.
Quando si parla della società civile irachena è importante prestare massima attenzione al ruolo delle donne e dei giovani, che è diventato sempre più rilevante dall’inizio delle proteste di ottobre. Giovani attivisti e attiviste hanno bisogno, da un lato, di sostegno economico, dal momento che molti e molte di loro sono ancora costretti ad abbandonare l’attivismo per problemi di sostentamento, mentre dall’altra, hanno bisogno di sostegno per sviluppare le proprie capacità di costruire e guidare programmi e organizzazioni politiche.
La richiesta di sostegno internazionale riguarda anche i diritti economici e sociali: di fronte all’aggravarsi della crisi economica, i sindacati hanno evidenziato crescenti livelli di povertà alimentare e disoccupazione, hanno indicato la corruzione come un fattore fondamentale che deve essere considerata una priorità, infine hanno espresso il bisogno di lavorare verso politiche sociali ed economiche alternative. Per questi motivi si richiede alla comunità internazionale di sostenere la società civile irachena nello sviluppare le competenze per lo svolgimento di programmi di livelihood, oltre ad evidenziare che i programmi in Iraq dovrebbero essere più focalizzati sulla promozione di diritti economici e sociali.
È stato poi affrontato il tema degli effetti del Covid-19 sulla società civile. A questo riguardo, ci siamo concentrati sull’aumento dell’uso di strumenti online per svolgere attività proprie della società civile. Se da un lato questo può essere considerato un fattore positivo, perché permette di utilizzare nuovi mezzi per comunicare, dall’altra, evidenzia l’importanza di lavorare sullo sviluppo delle competenze nel campo della sicurezza digitale.
Tutti gli aspetti fin qui riportati sono stati poi trattati durante la terza sessione di brain-storming (17 dicembre 2020), centrata sulle questioni a cui ICSSI ha lavorato in passato e su cui dovrebbe lavorare in futuro. In questa occasione abbiamo rilevato l’importanza di definire le priorità in base ai contesti locali, ma ne abbiamo anche identificate di strutturali, a cui siamo tenuti a prestare particolare attenzione. Da questa discussione è emerso un vasto campo d’azione, che si estende dalla demilitarizzazione, peacebuilding e riconciliazione (in particolare il commercio illegale di armi da parte di milizie e gruppi informali, l’estremismo violento, le ingerenze straniere e la reintegrazione nella società di famiglie di affiliati all’ISIS, dopo lo sgombero dei campi per sfollati interni) fino ai Difensori dei diritti umani, diritti e capacità delle donne e dei giovani, diritti economici e sociali, protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale. Inoltre, è emersa come priorità quella della “democrazia”, che comprende, nel medio periodo, il lavoro sull’osservazione delle elezioni irachene del 2021 e, sul lungo periodo, il lavoro sulle libertà politiche e civili e la responsabilità delle istituzioni irachene.
Perché ICSSI possa affrontare tutti questi temi, la capacità di lavorare sistematicamente come network sarà fondamentale. Per questo è importante che i nostri partner vogliano mettersi in contatto con noi, per poter ricevere sostegno, e dalla nostra parte, noi ci impegneremo a comunicare e tenerli costantemente aggiornati, oltre a mappare le iniziative sul territorio iracheno. Per questo, inoltre, è cruciale che la società civile irachena capisca che ICSSI non è competizione, al contrario, esiste in quanto forma di supporto. Il nostro sforzo per garantire sostegno costante continuerà, all’interno del Gruppo di lavoro di ICSSI sulla revisione della strategia, con la revisione del Regolamento interno e della struttura, con particolare attenzione a come creiamo e manteniamo i contatti con i nostri partner. Dopo questa fase, l’intero processo sarà finalizzato in occasione dell’Assemblea Generale di ICSSI, in cui si discuteranno le
osservazioni finali dei partner e si chiederà l’approvazione della revisione quale prodotto collettivo, realizzato grazie alla nostra capacità di ascoltarci l’un l’altro.